Tempo fino al 20 luglio per visitare “Carmela Adani, scultrice” presso il Museo Civico di Correggio, la mostra dedicata alla scultrice nata a Modena, ma correggese d’adozione. Inaugurata a inizio primavera, Mini Motor sostiene con orgoglio un’iniziativa che intende ridare lustro e notorietà a uno dei nomi femminili più rilevanti della scultura italiana.
Correggio, 3 giugno – Carmela Adani, nata a Modena nel 1899, è unanimemente riconosciuta come una tra le artiste di maggior rilievo del ‘900 italiano, famosa per le sue capacità scultoree riconosciute anche dal suo mentore, lo scultore e pittore Giuseppe Graziosi. Artista correggese di straordinaria sensibilità, ha saputo esprimere attraverso la scultura una profonda spiritualità e un’intensa introspezione umana.
Nata nel 1899 da una famiglia di scalpellini, si forma tra Correggio e Firenze, distinguendosi per una produzione artistica dominata dalla rappresentazione del sacro e dalla figura umana, eseguite con una padronanza tecnica notevole e un uso evocativo della luce.
Tra le sue opere più rilevanti si ricordano la pala marmorea della Certosa di Firenze, il Trittico della Basilica di San Quirino e l’Annunciazione del Duomo di Reggio Emilia. Nel 1947 fu l’unica donna selezionata per il prestigioso concorso delle porte bronzee della Basilica di San Pietro. Artista riservata e legata profondamente alla propria terra, ha contribuito attivamente alla vita culturale e istituzionale della città di Correggio, fino alla sua scomparsa nel 1965.
La sua produzione, vasta e versatile, si articola tra sacro e profano, tra opere monumentali – come il Trittico marmoreo della Basilica di San Quirino o il Sacro Cuore della Baragalla – e soggetti intimi come i tenerissimi ritratti infantili in bronzo e terracotta. La sua scultura si fonda su una classicità viva, nutrita dallo studio dei maestri rinascimentali, ma filtrata da una sensibilità tutta femminile, capace di cogliere e trasmettere la dimensione psicologica e spirituale dei soggetti raffigurati. «L’essere donna è la mia disgrazia e la mia fortuna», affermava l’artista con lucidità: una consapevolezza che ha guidato la sua intera carriera, condotta con dedizione, coraggio e senso etico.
“L’arte non si acquista che a furia di fatica, di un lavoro incessante e di un saldo volere. […] La scultura mi pare un’arte meno adatta alla donna della pittura: m’intendo della scultura vera come dovrebbe essere sempre, grandiosa, eroica, solenne. La scultura deve essere tale da colpire colla grandiosità le persone meno raffinate, essa deve esser capita da tutti, arte nobile, grande, fatta coi mezzi più semplici. […] La donna può riuscire anche nella scultura […]”
(Da Carmela Adani, scultrice. Di Ilaria Baratta).
L’allestimento prevede l’esposizione di oltre 70 opere tra sculture (gessi, marmi, bronzi e terracotte) e disegni. La curatela della mostra è stata seguita da principio dalla direzione del Museo mentre il progetto scientifico di mostra è stato curato concordemente tra la famiglia Adani e la direzione del Museo. Il percorso di mostra studiato consente di cogliere le evoluzioni artistiche della scultrice, evidenziandone gli studi e la sua continua ricerca di quella perfezione formale nella resa del corpo umano, che ha raggiunto in pieno.
Maggiori informazioni al sito www.museoilcorreggio.org/2025/03/carmela-adani-scultrice/